lunedì 7 dicembre 2009

SPIRITISMO

Olindo Guerrini, noto anche come Stecchetti (1845-1916), è stato uno dei più grandi poeti romagnoli. Debuttò con POSTUMA nel 1877, guadagnandosi l'appellativo di "Baudelaire italiano", ma si rivelò anche grande umorista nei SONETTI ROMAGNOLI nonchè coltissimo poeta e polemista. Visse a Bologna dove era Bibliotecario dell'Alma Mater e fu (al pari di un altro grande scrittore romagnolo dell'epoca, Alfredo Oriani), un grande appassionato e cultore della bicicletta. Mazziniano fervente, fu un anticlericale convinto seppure in modo bonario, al punto che persino Papa PIO X si divertiva moltissimo benchè tirato in ballo grazie anche alla traduzione in romagnolo di Decimo, cioè Disum, che oltre a Decimo traduce anche Sciocco, Stupido, eccetera. Questo sonetto l'ho tradotto in italiano e adattato per il mio spettacolo teatrale Storie e ballate di uomini, animali e belve, compilation di brani poetici in dialetto romagnolo, milanese, veneto e romano (link operculumtheatre.jimdo.com).


la vedova inconsolabile
si dà allo spiritismo
e di sera incontra
in casa sua un signore
che di giorno in chiesa
insegna il catechismo

l'altra sera, dopo il
solito preliminare
del tavolino che batte
e che risponde,
la vedova ha voluto
il caro estinto
interrogare

"amore, se ci sei
rispondimi!"

"eccomi, tesoro,
sono qua, sono qua!"

"oh, finalmente,
e dimmi tesoro,
dove sei?"

"ma sono qua, tesoro,
sono qua in eterno"

"sono contenta, e...
dimmi, stai bene?"

"sorbole! sto meglio
che con te!"

"sei dunque in Paradiso?"

"ennò, checcaz,
sono all'inferno!"