martedì 4 gennaio 2022

Caterina Sforza, una azdora del Medioevo

  • Caterina Sforza è il prototipo delle azdore romagnole. In tempi in cui si poteva finire al rogo per molto meno, elaborò ricette di bellezza con estratti naturali dalle piante che ancora oggi sono la base di molte linee commercializzate dalle aziende del settore estetico. Curava molto la sua persona, con impacchi al viso e al corpo, e usava depilarsi da sola. Questo e molto altro si può trovare in questo libro edito dalla Casa Editrice Il Pontevecchio di Cesena. Un libro che finalmente le rende meritata giustizia e che ci restituisce il ritratto di una tipica donna romagnola, forte, determinata e che non amava i compromessi.



domenica 20 giugno 2021

Sentieri Agrourbani a Modigliana. Camminare con lentezza

Nel 1974 uscì un disco meraviglioso di Enzo Del Re, “Lavorare con lentezza“, il testo che parla di ingiustizie lavorative e di nocività ambientali, recita “adoro il lavoro ma odio la fatica”. Sono trascorsi tanti anni ma la musica non è cambiata, ogni giorno la dittatura della velocità immola vittime, rende insicuri non soltanto i luoghi di lavoro ma anche i luoghi di villeggiatura, distrugge l’ambiente e gli esseri viventi, indebolisce il nostro sistema immunitario, veicola pandemie, impoverisce le montagne, i borghi collinari, le periferie delle grandi città, per realizzare guadagni più elevati per pochi, pochissimi monopoli. Il sud come dice Franco Arminio non è soltanto una direzione indicata dalla bussola, ma tutto ciò che è marginale. “In direzione ostinata e contraria” raccolta impareggiabile di Fabrizio De Andrè per citare un altro grande cantautore, in direzione ostinata e contraria si rivaluta la lentezza, nell’abbraccio verde delle foreste che sono le nostre madri universali. Foreste sacre che danno ossigeno al vino, respiro ai campi, polmoni per i centri abitati, conservano infinite specie in habitat di biodiversità unici, producono erbe utili per la cucina, sono esperienze didattiche, testimoni viventi della nostra storia millenaria, delle rocche, delle fortificazioni, dei ponti, delle abbazie, dei sentieri dei pellegrini, dell’epifania del vino, dei gelsi utilizzati per la produzione della seta delle filande, dei fiori selvatici riserve mellifere, e di tanto e tanto ancora. Tutti i progetti di rivalutazione, mappatura, pratica e utilizzo creativo dei sentieri intorno ai borghi millenari sono da accogliere con vero entusiasmo, tra Brisighella e Riolo Terme esiste la meravigliosa Vena del Gesso (della quale tornerò a scrivere presto); a Modigliana mancava un trait d’union delle tre Valli di Acerreta Tramazzo Ibola, un abbraccio lento ma potente che parte dal centro cittadino per dipanarsi attorno a questo borgo della Romagna Toscana, trovando sul proprio cammino sentieri della fede, agriturismi, aziende vitivinicole, cavalli, corsi d’acqua, installazioni artistiche, luoghi della memoria dal Medioevo alla Resistenza antifascista e molte altre cose rimarchevoli e degne di nota.

Benvenuti Sentieri Agrourbani dal 3 e 4 luglio 2021 (inaugurazione ricchissima di eventi culturali assai pregevoli), un lavoro lento e certosino maturato in periodo di lockdown, ma con numerosi spunti precedenti e la collaborazione di moltissimi soggetti, ideato e coordinato dall’Assessore alla Cultura di Modigliana Rosa Grasso, che si è avvalso di collaborazioni con privati, enti, e associazioni fra le quali CAI di Faenza sezione di Modigliana. Per ulteriori info e programma degli eventi date un’occhiata al sito https://www.sentieriagrourbani.com/

nell'immagine, tavolozza di Silvestro Lega, Pinacoteca Comunale di Modigliana

PATRIZIA DIAMANTE foto e articolo tutti i diritti riservati



lunedì 21 settembre 2020

sabato 18 luglio 2020

giovedì 16 aprile 2020

domenica 22 marzo 2020