giovedì 26 gennaio 2017

Here&Now collettiva d'arte al MuseOrfeo via Orfeo 24 BOLOGNA * 27 - 28 gennaio














La curatrice Ottavia Villani presenta l'artista modiglianese Patrizia Diamante con la sua opera <<Still life: natura mai morta, anzi, ancora vivente. 2016>> [100X80 cm, pittura ad olio su tela e faesite] Nel 1986 all’Accademia iniziai questo dipinto a olio, che per varie ragioni finì abbandonato in un garage. Ripreso nel 2016, ho giocato su formale e informale: un fondale grigio diventa una dedica al Maestro Jackson Pollock, da cui la deriva “anarchica informale”. I bozzetti che abbracciano il quadro in una cornice libera sono stati preparati in seguito, perché il dipinto è un’opera ancora in corso, e così ogni correzione, aggiunta, cambiamento di rotta, divertissement, nota, citazione, e persino la cornice diventa parte integrante, cambiando l’oggetto in progetto”. Queste sono le parole dell’artista in merito a quest’opera, nata appositamente per la mostra HERE&NOW. Partendo da una natura morta semplice, Patrizia Diamante ha voluto seguire la scia dei movimenti artistici più contemporanei, uscendo dai limiti della tela per sperimentare nuovi spazi e accedere così all’arte del “qui e oggi”. Nei quadretti che circondano l’opera possiamo ritrovare il segno di Pollock, Rotella, Mondrian, ma anche importanti forme d’arte di questo ultimo secolo, come l’uso della fotografia e il gioco. In uno spazio mai chiuso, mai finito, mai “incorniciato”, ha saputo dare vita più che mai a una natura morta, che appunto, morta non lo è più. Vi aspettiamo al MuseOrfeo in via Orfeo 24 nei giorni di Artefiera, 27 e 28 gennaio. L'ingresso è aperto a tutti coloro che vorranno ammirare le opere contemporanee in esposizione: presenti all'inaugurazione alle ore 17 i curatori della mostra e gli artisti, che accoglieranno gli ospiti e saranno disponibili per eventuali domande o per una semplice chiacchierata con il pubblico. Curatori: Mariaelena Maieron, Veronica Quarti, Brigitta Rizzuti, Ottavia Villani, Marta Zanforlin * Artisti: Michele De Matthaeis, Patrizia Diamante, Manuela Porchia, Dennis Tark, Graziella Toffoli * Inaugurazione venerdì 27 gennaio alle ore 17. Contatti: www.diamantestudio.jimdo.com

sabato 21 gennaio 2017

Chiamata pubblica per andare all'Inferno!


In occasione di Inferno, prima parte del progetto La Divina Commedia: 2017-2021 di Marco Martinelli e Ermanna Montanari (commissionato da Ravenna Festival e che sarà in scena nel programma del Festival dal 25 maggio al 2 luglio 2017), Ravenna Teatro/Teatro delle Albe invita tutti i cittadini, senza limiti di numero, lingua o preparazione specifica, a partecipare alla realizzazione della messa in scena facendo parte del coro o di altre attività (scene, costumi, tecnica, ecc.). Al momento gli iscritti alla chiamata pubblica sono 200 e quello di oggi, sabato 21 Gennaio, è stato il primo incontro operativo per tutti loro nonché per chi voglia iscriversi (c’è tempo fino ad aprile). Negli ultimi due mesi lo staff delle Albe ha incontrato a Ravenna al fine di illustrare il progetto tutti i dirigenti scolastici, gli assessori, le circoscrizioni comunali i docenti e i ragazzi della non-scuola (che si aggregheranno alla chiamata pubblica in un secondo tempo), alcune associazioni e cooperative che lavorano con i migranti, le associazioni ricreative e sociali del territorio, le compagnie dialettali e di teatro amatoriale. Gli incontri comunque non finiscono qui, e oltre a quelli dell’immediato futuro con associazioni di commercianti, artigiani, albergatori, ne sono in programma molti altri.
 Cos’è Inferno
«La chiave prima con cui tradurremo in termini scenici il “trasumanar” dantesco – spiegano Martinelli e Montanari – è pensare l’opera in termini di sacra rappresentazione medievale». Nell’epoca di Dante, non si costruiscono edifici teatrali ma tutta la città è già un palcoscenico, dalle chiese alle piazze: e nei “misteri” i giullari professionisti vengono affiancati da centinaia di cittadini in veste di “figuranti”, mentre altri cittadini pensano a costruire le scene, i costumi, le luci.
Cos’è la chiamata pubblica? È l’invito che fa Ravenna Teatro a tutta la cittadinanza a partecipare alla costruzione di questo spettacolo che debutterà all’interno del Ravenna Festival 2017. È una città intera che può rispondere a questo invito di “farsi luogo”, farsi comunità, nell’epoca dei non-luoghi e della frantumazione del senso comunitario. Chi può partecipare e cosa c’è da fare? Tutti, senza limiti di numero, età, lingua o preparazione specifica, di residenza o nazionalità. La chiamata è un grande “laboratorio” che vedrà i cittadini volontari impegnati con mansioni e livelli diversi di partecipazione alla creazione: canto, danza e movimento, recitazione corale, costruzione di scene e costumi, arti visive. Tutto questo avverrà sotto la direzione di Marco Martinelli e Ermanna Montanari, degli attori del Teatro delle Albe, di altri “maestri” come Edoardo Sanchi (scene), Paola Giorgi (costumi) e Luigi Ceccarelli (musiche). Che tipo di impegno è richiesto? Il gruppo di lavoro si è tenuto oggi e continuerà giorno 2 marzo al teatro Rasi, per poi ritrovarsi da metà aprile quando inizieranno le prove che porteranno al debutto del 25 maggio. Ognuno parteciperà con i tempi che potrà. Come iscriversi? Per iscriversi alla chiamata è sufficiente farci pervenire una mail all’indirizzo cantieredante@ravennateatro con questi dati: nome cognome, luogo e data di nascita, C.F., indirizzo, telefono, una mail che si consulta abitualmente e “ti proponi per…?” indicando se volete far parte del “coro” attoriale oppure se avete altre competenze potete indicare per esempio “sarta” o “tecnico” o “organizzatore”.
L’organizzazione è a cura di Ravenna Teatro. Per informazioni su come partecipare al Cantiere Dante: tel. 0544 36239, cantieredante@ravennateatro.com, www.ravennateatro.com, pagina Facebook Ravenna Teatro. La sede di Ravenna Teatro è il teatro Rasi in via di Roma 39 a Ravenna, uffici aperti al pubblico da lunedì a venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.