venerdì 23 ottobre 2015

Felice Nittolo, mosaicista



Felice Nittolo, classe 1950, è nato in Irpinia ma si è trasferito a Ravenna all'età di 18 anni inseguendo la sua vocazione: diventare un artista del mosaico. Oggi Felice Nittolo è un artista affermato e conosciuto in tutto il mondo, dopo una carriera brillante anche come professore di mosaico presso l'Istituto "Luigi Severini" di Ravenna. Sempre nella città bizantina gestisce una delle poche gallerie d'arte rimaste (fino a vent'anni fa se ne contavano una dozzina), e ha curato personalmente, sotto l'etichetta NiArt - Associazione Culturale, una serie di monografie molto ricche ed esaustive sulla generazione di mosaicisti ravennati (anche se alcuni erano originari di altre regioni), che ha dato l'impronta attuale al mosaico moderno. Una generazione nata all'inizio del secolo scorso e che è stata pure chiamata a difficili lavori di restauro dei mosaici delle Chiede ravennati, che hanno dovuto sopportare i bombardamenti aerei di ben due guerre mondiali. Risale, infatti, al febbraio 1916 il primo bombardamento storico di Ravenna ad opera di velivoli austriaci, che centrarono in pieno la Basilica di S. Apollinare Nuovo, nella centralissima via di Roma. L'abside crollò del tutto, e i mosaici, che adornavano le pareti laterali, si salvarono per puro miracolo, pur subendo però lo stesso vari danni, che abbisognarono poi di faticosi lavori di restauro. Oggi la Basilica è pienamente ricostruita ed efficiente, e restituita alla curiosità delle migliaia di visitatori che ogni anno vengono a visitarla da ogni parte del Mondo. L'ultima fatica di Felice Nittolo è però in mostra presso la vicina Chiesa di San Giovanni Evangelista, a pochi passi dalla stazione ferroviaria. Una chiesa che subì anch'essa pesanti danni durante l'ultima guerra, e che è in pratica una delle più antiche del mondo. Si narra, infatti, che nell'anno 425 l'imperatrice bizantina Galla Placidia fosse in viaggio per mare verso Ravenna, di ritorno da Bisanzio. Giunta al largo delle coste romagnole, un fortunale violentissimo colse di sprovvista l'equipaggio della nave, che fu sul punto di affondare. Galla Placidia allora invocò la protezione divina, promettendo che se fosse scampata avrebbe fatto costruire una Chiesa sul luogo dove avrebbe toccato terra. E così in effetti andò. All'interno di San Giovanni Evangelista, Nittolo ha collocato una riproduzione musiva della "Porziuncola", la leggendaria chiesetta eretta da Francesco d'Assisi. Una chiesa nella chiesa, insomma, sormontata da una trave in legno che la trapassa, a simboleggiare i molti peccati che hanno afflitto la Chiesa nel corso dei secoli.