domenica 19 gennaio 2014

Mario Mariani, scrittore e libertario


Solarolo, piccolo comune ravennate ai confini con la provincia di Bologna, è oggi universalmente conosciuto come paese natale di Laura Pausini, ma è anche il paese natale di MARIO MARIANI, scrittore oggetto in questi ultimi tempi di un certo ritorno d'interesse tramite convegni e studi sulla sua figura. Ma chi era Mario Mariani, classe 1883, da Solarolo?

Dopo la Grande Guerra fu uno degli scrittori più letti in Italia, con i suoi romanzi permeati da un curioso mix tra anarchismo, analisi sociale e una blanda critica ai valori di quella che era la rinata classe borghese italiana (e che in seguito Alberto Moravia descriverà con ben altra e ben più acuta incisività). Le sue opere erano contraddistinte da un tasso di erotismo alquanto elevato per l'epoca e finirono per creare ben presto un certo scandalo, che come effetto accrebbe ancor più la sua popolarità. In passato aveva descritto, senza enfasi retorica, la sua esperienza militare durante la Prima Guerra Mondiale in quello che probabilmente è il suo libro migliore, "Sott' la naja".
Fu giornalista in pianta stabile per "Il Messaggero", e per accrescere le sue ambizioni letterarie (in modo da uscire da una certa fama di scrittore scandalistico), fondò anche due riviste, Novella e Comoedia, che però non durarono a lungo. Ebbe modo di misurarsi anche con la saggistica, con in particolare un pregevole saggio su Nicolò Macchiavelli.
Con l'avvento del Fascismo, di cui era sempre stato un critico spietato (più da un punto di vista sociologico che politico), emigrò in Francia, dove pubblicò i Quaderni dell'Antifascismo e Quaderni del volontarismo. Dalla Francia, infine, trasvolò in Brasile dove morì nel 1951, senza aver mai più rimesso piede in Italia.