In occasione di Inferno, prima parte del progetto La Divina Commedia: 2017-2021
di Marco Martinelli e Ermanna Montanari (commissionato da Ravenna
Festival e che sarà in scena nel programma del Festival dal 25 maggio al
2 luglio 2017), Ravenna Teatro/Teatro delle Albe invita tutti i
cittadini, senza limiti di numero, lingua o preparazione specifica, a
partecipare alla realizzazione della messa in scena facendo parte del
coro o di altre attività (scene, costumi, tecnica, ecc.). Al momento gli iscritti alla
chiamata pubblica sono 200 e quello di oggi, sabato 21 Gennaio, è stato
il primo incontro operativo per tutti loro nonché per chi voglia
iscriversi (c’è tempo fino ad aprile). Negli ultimi due mesi lo staff
delle Albe ha incontrato a Ravenna al fine di illustrare il progetto
tutti i dirigenti scolastici, gli assessori, le circoscrizioni comunali i
docenti e i ragazzi della non-scuola (che si aggregheranno alla
chiamata pubblica in un secondo tempo), alcune associazioni e
cooperative che lavorano con i migranti, le associazioni ricreative e
sociali del territorio, le compagnie dialettali e di teatro amatoriale.
Gli incontri comunque non finiscono qui, e oltre a quelli dell’immediato
futuro con associazioni di commercianti, artigiani, albergatori, ne
sono in programma molti altri.
Cos’è Inferno?
«La
chiave prima con cui tradurremo in termini scenici il “trasumanar”
dantesco – spiegano Martinelli e Montanari – è pensare l’opera in
termini di sacra rappresentazione medievale». Nell’epoca di Dante, non
si costruiscono edifici teatrali ma tutta la città è già un
palcoscenico, dalle chiese alle piazze: e nei “misteri” i giullari
professionisti vengono affiancati da centinaia di cittadini in veste di
“figuranti”, mentre altri cittadini pensano a costruire le scene, i
costumi, le luci.
Cos’è la chiamata pubblica? È
l’invito che fa Ravenna Teatro a tutta la cittadinanza a partecipare
alla costruzione di questo spettacolo che debutterà all’interno del
Ravenna Festival 2017. È una città intera che può rispondere a questo
invito di “farsi luogo”, farsi comunità, nell’epoca dei non-luoghi e
della frantumazione del senso comunitario. Chi può partecipare e cosa
c’è da fare? Tutti, senza limiti di numero, età, lingua o preparazione
specifica, di residenza o nazionalità. La chiamata è un grande
“laboratorio” che vedrà i cittadini volontari impegnati con mansioni e
livelli diversi di partecipazione alla creazione: canto, danza e
movimento, recitazione corale, costruzione di scene e costumi, arti
visive. Tutto questo avverrà sotto la direzione di Marco Martinelli e
Ermanna Montanari, degli attori del Teatro delle Albe, di altri
“maestri” come Edoardo Sanchi (scene), Paola Giorgi (costumi) e Luigi
Ceccarelli (musiche). Che tipo di impegno è
richiesto? Il gruppo di lavoro si è tenuto oggi e continuerà giorno 2
marzo al teatro Rasi, per poi ritrovarsi da metà aprile quando
inizieranno le prove che porteranno al debutto del 25 maggio. Ognuno
parteciperà con i tempi che potrà. Come iscriversi? Per
iscriversi alla chiamata è sufficiente farci pervenire una mail
all’indirizzo cantieredante@ravennateatro con questi dati: nome cognome,
luogo e data di nascita, C.F., indirizzo, telefono, una mail che si
consulta abitualmente e “ti proponi per…?” indicando se volete far parte
del “coro” attoriale oppure se avete altre competenze potete indicare
per esempio “sarta” o “tecnico” o “organizzatore”.
L’organizzazione è a cura di Ravenna Teatro. Per informazioni su come partecipare al Cantiere Dante: tel. 0544 36239, cantieredante@ravennateatro.com, www.ravennateatro.com, pagina Facebook Ravenna Teatro. La sede di Ravenna Teatro è
il teatro Rasi in via di Roma 39 a Ravenna, uffici aperti al pubblico da
lunedì a venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.
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