giovedì 15 marzo 2012

Addio al grande poeta Elio Pagliarani



E' recentemente scomparso a Roma, in una clinica ove era ricoverato da qualche tempo, una delle voci più singolari dell'ultimo Novecento, Elio Pagliarani. Nato a Viserba, una frazione di Rimini, il 25 maggio del 1927, aderì al "Gruppo '63" ed era tra i fondatori della Cooperativa di scrittori. Del mitico "Gruppo '63" hanno fatto parte scrittori e poeti come Aldo Palazzeschi, Edoardo Sanguineti, Umberto Eco, Nanni Balestrini, Giorgio Manganelli, per citarne solo alcuni. Il Gruppo prende il nome dalla data della loro prima riunione, avvenuta dal 3 all'8 ottobre del 1963, presso l'Hotel Zagarella a Solunto, a pochi chilometri da Palermo. Quando Pagliarani vi aderì, aveva già pubblicato un poemetto sperimentale intitolato "La ragazza Carla", definito dalla critica la sua opera più significativa, apparso dapprima su una rivista letteraria nel 1960, e successivamente pubblicato in volume nel 1962. Il poeta, laureatosi in Scienze politiche a Padova, ha collaborato alle più importanti riviste del secondo Novecento, tra le quali Officina, Quindici, Il Verrì, Nuovi argomenti, Il Menabo. Dopo avere vissuto dagli anni '40 a Milano, ed essere stato redattore dell'Avantì negli anni '50, si è trasferito nella capitale negli anni '60 e, a partire dal 1968, ha lavorato come critico teatrale a Paese Sera. Nel 1971 ha fondato la rivista Periodo Ipotetico diventandone il direttore, facendo parte anche della redazione di Nuova Corrente. Negli anni Ottanta ha fondato e diretto con Alessandra Briganti la rivista di Letterature Ritmica.

Nelle sue raccolte degli anni '50, "Cronache e altre poesie" e "Inventario privato", Pagliarani affronta temi realistici come quello del lavoro, dell'economia e della vita delle classi subalterne. Protagonisti dei suoi versi sono gli operai, i camionisti, le commesse, i manovali e le dattilografe della Milano dell'epoca. La sua continua ricerca, dopo "La ragazza Carla", tenta le vie sperimentali con "Lezioni di Fisica", del 1964. Inizia in questo periodo la stesura de "La ballata di Rudi", il suo secondo romanzo in versi, di cui una parte verrà pubblicata nel 1977, mentre l'edizione definitiva e completa si avrà solamente nel 1995. Presente con i suoi scritti nell'antologia I Novissimi, a Pagliarani è andato il Premio Viareggio Poesia del 1995. Tra le sue ultime opere, gli "Esercizi platonici" (1985), "Epigrammi ferraresi" (1987) e "La bella addormentata nel bosco" (1988).


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