sabato 15 settembre 2012

Addio a Roberto Roversi


All'età di 89 anni si è spento a Bologna il grande poeta e intellettuale Roberto Roversi, una pietra miliare per la poesia e la canzone d'autore italiana. Scrisse infatti testi molto noti per Lucio Dalla (Nuvolari, Anidride solforosa, ecc) e per gli Stadio (Chiedi chi erano i Beatles). Ha combattuto nella Resistenza, e nel dopoguerra è stato Direttore di "Lotta Continua" e fondatore di note riviste dell'epoca, come "Officina", nel 1955, assieme a Francesco Leonetti e Pier Paolo Pasolini. Dal 1948 al 2006 mise in piedi la mitica libreria antiquaria "Palmaverde" a Bologna, punto di riferimento per poeti e intellettuali di tutta Italia. Del 1961 è la fondazione della rivista "Rendiconti", di cui, assieme ad "Officina" fu anche editore. Verso la metà degli anni 60 operò una scelta rivoluzionaria per l'epoca, smettendo di pubblicare per grandi editori, inaugurando la stagione delle raccolte poetiche su ciclostile o fotocopiate e autogestite, e distribuite liberamente sopratutto col passaparola. In questo senso fu il nume tutelare del "Mercatino della Poesia" di Ravenna, che dal 1979 al 1982 si svolse nelle piazze della città bizantina, che vide esplodere la forma ciclostilata e autodistribuita del testo poetico, anche da parte di grossi autori, che in parte la interpretarono come "moda", ma anche però come mezzo per liberarsi dai dettami molto rigidi delle case editrici. Fu quindi grande amico di molti poeti romagnoli e ravennati, in particolare di Eugenio Vitali, il poeta ravennate che inventò la "Poesia da affissione", esperienza che durò dal 1971 al 1975 e che fece molto scalpore e fu persino imitata a Londra nel 1985. Ci lascia quindi l'ultimo grande vecchio della poesia italiana, finissimo intellettuale e voce controcorrente, scomoda ma rispettata.

1 commento:

  1. Eh sì, addio a Roversi ma, a quanto pare, addio anche agli amici ex splinderiani, me compresa, naturalmente D

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