Torna Strade Blu, partito esattamente 15 anni fa da Modigliana, piccolo paese sulle colline forlivesi e da allora in slalom fra i generi e i centri della Romagna. Oltre metà cartellone gratuito, come sempre, e l'altra metà a biglietti calmierati. Uno sguardo partito dal roots e dal blues che si è allargato fino a sfiorare la contemporaneità.
Si comincia il 19 giugno al Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza con la leggenda Richard Thompson - RT, uno
dei pochi giganti mai apparsi a queste latitudini, poi il sontuoso
ritorno in pista dei Tortoise (18 luglio), il blues africano dei
Tinariwen (29 luglio) - il primo dei due eventi in collaborazione con
gli amici di acieloaperto, che fa il paio con il concerto solo di Cat
Power (6 settembre) alla Rocca Malatestiana Cesena Bene Comune - e la
nuova declinazione roots di The White Buffalo (28 luglio), e poi i nuovi
dischi di due vecchi amici del festival Hugo Race Fatalists (14 luglio)
e Dan Stuart (8 luglio), con ospiti speciali Sid Griffin dei The Long
Ryders e Chris Cacavas Music, e poi le serate "club" con proposte
particolari, la musica cinematica del Concerto Illustrato degli OPEZ (27
luglio), Dino Campana riletto da Massimiliano Larocca e Riccardo Tesi
(26 luglio), il rock and roll di Bob Malone (6 agosto).
"E' un cartellone più breve di quello dello scorso anno, come spesso
capita negli anni dei Mondiali e degli Europei, ma è comunque un buon
cartellone. L'idea alla base di tutto - dicono gli organizzatori - è
quella di una continuità dinamica con tutti gli stimoli lanciati e
raccolti in quindici anni di ricerca sull'idea del folk contemporaneo.
Definizione imprendibile, che necessita di continui aggiornamenti, una
ricerca che non può limitarsi a guardare in avanti - al presente
dell'attualità, o della novità - ma che oggi più che mai deve sapere
cercare la profondità".
Il risultato è un calendario compatto,
vario eppure familiare, senza gerarchie. Un invito all'ascolto che
comprende grandi appuntamenti internazionali, ritorni e prime volte,
globalismo e localismo, nord e sud. Sempre con uno sguardo attento sui
confini (più in movimento) in cui i suoni delle terre mischiano colori e
tavolozze, in una linea che definisca un possibile folklore del
Contemporaneo.
Nessun commento:
Posta un commento