mercoledì 1 febbraio 2012

Gioacchino Rossini a Lugo di Romagna


Dopo il trasloco dalla piattaforma di Splinder che è in chiusura in questi giorni, abbiamo recuperato questo post che parla di una interessante mostra documentaria su Gioacchino Rossini. Recensione ovviamente non più attuale ma valeva pena salvarla per l'importanza di questa figura storica e culturale che parla degli stretti legami con Lugo la cittadina di origine della famiglia del grande compositore, fra l'altro Rossini deriva da "usignolo" (cit. Maria Rossini, insegnante faentina di tecniche della ceramica e lontana parente del grande musicista) come dicevano i latini nomen omen, nel nome è racchiuso il destino e mai come in questo caso fu più azzeccato.


venerdì, 10 aprile 2009

Gioacchino Rossini, musicista, da Lugo di Romagna

Apre domani presso il Palazzo Trisi, sede odierna della Biblioteca Comunale di Lugo di Romagna, la mostra documentaria sul grande compositore Gioacchino Rossini. Rossini nacque a Pesaro il 29 febbraio 1792 da Anna Guidarini, cantante pesarese di cui vediamo un ritratto a olio sotto a sinistra, e Giuseppe Antonio Rossini, musicista lughese, che si erano sposati l'anno prima. Rossini, in realtà, passò solo due anni a Lugo, dal 1802 al 1804. E proprio a Lugo vi è ancora, restaurata dal Lion's Club e restituita al pubblico come luogo di eventi e mostre, la casa paterna di Via Rocca, che passò definitivamente in possesso del compositore soltanto nel 1839. Il giovanissimo Rossini frequentò la scuola dei canonici Giuseppe e Luigi Malerbi, allora ritenuta una delle più reputate a livello regionale, e già all'età di dodici anni fece il suo esordio con le celebri SONATE A QUATTRO e con il GLORIA A TRE VOCI. Da Lugo passò infine al Conservatorio di Bologna e da lì iniziò la sua incredibile parabola che lo ha consegnato alla leggenda ed alla gloria immortale. Rossini abbandonò relativamente molto presto la carriera musicale e si stabilì definitivamente a Parigi, dove sposò in seconde nozze Olympe Pelissier, che in seguito donò al Municipio di Lugo i ritratti ad olio dei genitori del marito. Rossini, infatti, conservò sempre uno stretto legame con la città paterna. Per esempio, è possibile ammirare nell'itinerario della mostra una sua lettera datata 1 febbraio 1844, in cui ringrazia il gonfaloniere di Lugo per la nomina a consigliere comunale, e il "Diploma di Patrizio Lughese", rilasciato dalla Magistratura di Lugo il 20 dicembre del 1858. In queste due foto potete ammirare l'esterno di Casa Rossini e la stanza al piano terra, che ospita il camino, presenza classica nelle case di quei tempi.







Non distante da Casa Rossini sorge infine il Teatro, che in seguito è stato intestato a Lui. Costruito fra il 1757 e il 1761, è un classico teatro all'italiana con rifiniture, ornati, disposizione dei palchi e scenografie a cura del famoso architetto e pittore bolognese Antonio Galli Bibiena. L'opera che lo inaugurò fu il "Catone in Ustica", di Pietro Metastasio, ma già dal 1814 cominciò a ospitare le più celebri opere rossiniane. Dopo il definitivo restauro di venticinque anni fa, è oggi protagonista assoluto a livello internazionale sia nel campo della lirica che in quello della prosa, sostenuto e animato da un numeroso pubblico proveniente da ogni parte del Nord e del Centro Italia. La mostra terminerà il 30 maggio prossimo e per i fanatici del grande Rossini, tra cui il sottoscritto da quasi quattro decenni, è una tappa imprescindibile di questo 2009.



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