domenica 13 aprile 2014

I primi quarant'anni del Centro Relazioni Culturali di Ravenna





Lo scorso martedì 8 aprile alle ore 18 presso la Sala D'Attorre di Casa Melandri, in via Ponte Marino, si è tagliato un prestigioso traguardo per il Centro Relazioni Culturali di Ravenna: quarant'anni di intensa e costante attività. Luca Goldoni, (foto sopra), scrittore e prestigiosa firma del giornalismo italiano, con un grande numero di libri e ben quattordici partecipazioni a partire dal 1975, ha raccontato la sua fedele testimonianza, accompagnato da illustri ospiti quali Roberto Casalini e Franco Gàbici, storico di Ravenna e direttore del Planetario ravennate.

Il Centro Relazioni Culturali dal 1974, con il prezioso contributo fino al 1992 di Mario Lapucci, libraio, scrittore e fondatore della casa editrice del Girasole, organizza presentazioni di libri, prevalentemente saggistica, con la partecipazione degli autori o dei curatori. Sono oltre 1600 gli incontri realizzati fino ad oggi, con cadenza settimanale, tutti i venerdì, ai quali si aggiungono gli speciali martedì, dedicati alle firme della Romagna.

L'idea del Centro Relazioni Culturali nasce dalla precedente esperienza del Trebbo poetico, avviata nel 1956 da Walter Della Monica e Toni Comello, e sostenuta dai grandi poeti, tra cui Giuseppe Ungaretti, che all'epoca così parlava a proposito di questa iniziativa: "Sento che il trebbo farà miracoli per riportare gli uomini a non essere più tanto distratti dalla loro voce più profonda". I primi due ospiti nel 1974 degli incontri letterari del Centro erano amici conosciuti dalla precedente esperienza, come Carlo Sgorlon con Il trono di legno (premio Campiello 1973) e Giuseppe Berto, l'autore del famoso romanzo Il male oscuro.

Senza dimenticare che il Centro Relazioni Culturali con Walter Della Monica sono stati i primi in tutta Italia a proporre a Ravenna la lettura completa della Divina Commedia, raccontata e letta da Vittorio Sermonti. In quest'ottica di divulgazione dantesca si inseriscono le quarantanove traduzioni della Commedia, che nel 2014 diventeranno cinquantadue, all'interno della rassegna "La Divina Commedia nel mondo" e il prestigioso premio "Lauro dantesco". Un piccolo miracolo che racconta una Romagna tuttora molto vitale nel campo culturale e che non si siede assolutamente sugli allori, ma che tende a guardare con curiosità al futuro e a porsi continuamente interrogativi.

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